Parole sante!

Nell’interessante blog PONTIFEX.ROMA.IT,  Bruno Volpe intervista Mons. Oddo Fusi Pecci, vescovo emerito di Senigallia, sull’attuale situazione liturgica. Confesso di aver raramente sentito parlare un vescovo in questi termini e la cosa fa pensare che, finalmente, qualcosa sta cambiando.


Abusi liturgici. Ne vediamo o sentiamo tanti ed anche troppi nelle messe. Tanto che Papa Benedetto XVI, nella introduzione al Motu Proprio, ha definito la situazione al limite del tollerabile e mai come oggi, si avverte la necessità ed anche la urgenza di una riforma della riforma. Ma basta avere il coraggio e la volontà di farla, anche contro il parere di chi fa del modernismo una logora bandiera ideologica. Di questo delicato tema, abbiamo discusso con il Vescovo Emerito di Senigallia, Monsignor Oddo Fusi Pecci. Eccellenza, esistono abusi liturgici oggi?: ” Certo che esistono e sono anche tanti, numerosi e spesso tollerati. I vescovi doverebbero vigiliare di più e con maggior attenzione, ma spesso chiudono un occhio per quieto vivere”. Un fatto grave: ” certo che lo é, perché una corretta liturgia rende degnamente culto a Dio. Ma spesso assistiamo a messe sciatte, prive del senso del sacro, talvolta senza alcuna volontà di glorificare Dio e qui siamo davvero fuori strada. Intediamoci, la colpa non é del Novus Ordo o del Vaticano II, i cui documenti non hanno mai ordinato cose del genere, ma di uno spirito interpretativo che, nel nome della creatività e della ricerca di effetti speciali, ha davvero sdoganato tutto, ed oggi ci troviamo in una situazione molto difficile”.

Lei sostiene che i Vescovi vigiliano poco: ” Chi risponde della corretta liturgia nella Diocesi é l’ Ordinario e dunque se avvengono storture o cose strane, tocca al vescovo intervenire ed anche con urgenza. Ma i Vescovi o sono oberati da altri problemi e li capisco, oppure preferiscono ignorare il problema per quieto vivere, per non essere attaccati”.

Che cosa é la messa?: ” L’ idea fondamentale é che la messa sia prima di tutto sacrificio, adorazione, contemplazione. Dunque, mai una festa. Pertanto, se partiamo da questo presupposto, ogni concezione che tende a trasformare la messa in un circo o in uno spettacolo é sbagliata e fuorviante. Durante la messa celebriamo il sacrificio incruento di Cristo, mica partecipiamo ad un banchetto”.

Che cosa pensa dei preti protagonisti?: ” Sbagliano. Il vero e solo protagonista é Dio al quale va resa gloria. Il prete é un intermediario tra fedeli e  Dio e dunque ogni visione che tende a trasformare il sacerdote nel centro della celebrazione, é un abuso”.

Che cosa pensa di quei sacerdoti che stravolgono o cambiano le formule liturgiche?: ” Un errore, la liturgia non appartiene e a nessuno. E’ della Chiesa e dunque il sacerdote non ha alcuna autorità di cambiare regole o parole. Se lo fa, commette un abuso gravissimo, rispettino le formule con dignità e diligenza. Poi penso che sia bene porre al centro dell’ altare il Tabernacolo ed una Croce, perché sia chiaro che noi a quella guardiamo e non al prete”. Segno della pace, non si crea confusione?: ” oggi sì  e forse sarebbe meglio come mi risulta essere allo studio, cambiare il momento”.

Strumenti musicali, quali sono quelli adeguati?: ” L’ organo é il princiipe della celebrazione, si limitino chitarre e  tamburi solo in condizioni particolari”.

Bruno Volpe